La nausea è uno dei sintomi più comuni per chi soffre di ansia. Un malessere che si verifica nella parte superiore dello stomaco e che spesso sfocia in conati di vomito, che si verificano soprattutto la mattina. Si aggiunge la paura di vomitare, inappetenza e rifiuto per il cibo.
Si può dire che le persone che manifestano crisi di ansia e presentano sintomi tipici, solo ad una piccola parte si aggiunge un altro sintomo molto più fastidioso, il vomito.
Indice dei contenuti
Se gli attacchi di vomito o i conati si manifestano sporadicamente è qualcosa che può capitare e non bisogna preoccuparsene. Quando gli attacchi diventano frequenti tanto da avere conseguenze sul benessere della persona è necessario indagare per scoprirne le cause.
La prima cosa da fare ovviamente è rivolgersi al proprio medico e parlarne, in modo tale da effettuare le visite che possano escludere un problema organico.
Una volta accertato che non si tratti di problemi organici bisogna prendere in considerazione la propria condizione psicologica relativa ai disturbi di ansia. Il percorso successivo è quello di fare psicoterapia per capire le cause dell’ansia, fare un lavoro specifico per eliminare il problema.
Il nostro corpo reagisce in maniera spontanea e volontaria a situazioni di ansia. Le vie di scarica dell’ansia sono 3. La prima è caratterizzata dalla tensione muscolare, come se il corpo si preparasse ad una reazione. La seconda via di scarica è viscerale e la terza è cognitiva.
La reazione di vomitare la riscontriamo quando la persona colpita da ansia scarica nella parte più viscerale, ed è la tipica persona che spesso somatizza l’ansia.
Ma perchè si hanno conati di vomito con l‘ansia intensa? Proviamo a dare una spiegazione.
Lo stomaco e il cervello sono strettamente collegati tra di loro. Si dice, per esempio, nella medicina cinese che lo stomaco rappresenti il secondo cervello dell’uomo, ed effettivamente è così.
Pensiamo semplicemente a tutti i disturbi psicologici che si somatizzano, e scopriremo che nella gran percentuale, i disturbi allo stomaco sono i più frequenti, come la gastrite asintomatica, o l’ulcera, o semplicemente mal di stomaco frequenti.
Quando c’è una forte ansia, il cervello invia allo stomaco la risposta di attacco o fuga. Questi segnali alterano il modo in cui lo stomaco e l’intestino gestiscono la digestione del cibo, causando la nausea. In casi estremi di nausea intensa, questa si trasforma in vomito.
Succede anche che a volte questa sensazione di rigurgito non viene controllata dalla persona colpita, che diventa l’unico modo per manifestare la propria ansia.
Si chiama emetofobia ed è la paura di vomitare che colpisce una parte delle persone che somatizzano l’ansia in questo modo. Significa che chi soffre di ansia può somatizzare nello stomaco con conati di vomito e una percentuale di queste persone sviluppa una vera e propria fobia caratterizzata dalla paura di vomitare.
Ovviamente questa fobia avrà un impatto sulla persona con delle conseguenze, come il rifiutare determinati cibi, o inappetenza. Questo può a sua volta causare un corto circuito tra la persona colpita e il cibo, innescando un vero e proprio conflitto con il cibo.
Pensa a quanto delicato possa essere un conflitto con il cibo se la persona colpita è un’adolescente.
Ora continuando vediamo in che modo è possibile affrontare tutto ciò.
La nausea è un sintomo che può essere causato da una varietà di fattori, ma uno dei più sottovalutati è lo stress. Quando l’ansia raggiunge livelli elevati, può manifestarsi fisicamente sotto forma di nausea da ansia. Questo fenomeno, noto anche come vomito psicogeno, può essere incredibilmente sgradevole e debilitante per chi ne soffre.
L’ansia è una reazione naturale del corpo di fronte a situazioni percepite come pericolose o minacciose. Tuttavia, quando diventa eccessiva o persistente, può innescare una serie di reazioni fisiche, tra cui la nausea. Questo legame tra ansia e nausea è spesso trascurato, ma è importante riconoscerlo e affrontarlo adeguatamente.
Il vomito psicogeno, o nausea da ansia, non è causato da problemi fisici nello stomaco o nel sistema digestivo, ma piuttosto da una risposta del sistema nervoso all’ansia e allo stress. In molti casi, la nausea può diventare così intensa da provocare effettivamente il vomito, anche se non vi è alcuna causa fisica sottostante.
Affrontare la nausea da stress richiede un approccio olistico che coinvolga la gestione dell’ansia e lo sviluppo di strategie per affrontare situazioni stressanti. Ciò può includere tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga, nonché la terapia ISTDP per affrontare le radici dell’ansia.
Per la persona che somatizza la propria ansia nello stomaco, innescando una serie di problematiche come quelle viste, ma in particolare attacchi di vomito o conati di vomito, sarebbe utile adottare una serie di atteggiamenti per risolvere l’ansia.
L’unico modo per smettere di vomitare è quello di gestire l’ansia e fermarla. Significa affrontare la propria ansia facendo un percorso di psicoterapia, lavorare su se stessi e sui propri sintomi. Oltre alla psicoterapia è necessario avere abitudini sane seguendo i seguenti consigli:
Mangiare più sano. La nausea provocata da ansia ha la tendenza a sconvolgere il vostro stomaco e a infiammarlo, quindi è opportuno non mangiare cibi grassi, fritti o altro. Cercare di assumere una dieta sana ed equilibrata rivolgendoti magari anche a un nutrizionista.
Eliminare lo stress. Lo stress è il male del secolo. Dobbiamo imparare a gestire la nostra vita in maniera diversa, a vivere in modo più lento e più consono a uno stile di vita sano.
Fare una passeggiata o attività fisica. Il movimento è uno dei rimedi naturali per la gestione dell’ansia. Fare regolarmente attività fisica, infatti, significa avere nel nostro corpo una produzione maggiore di endorfine, gli ormoni del benessere, che riducono l’ansia e perciò anche i sintomi connessi.
Fai uso di tisane. Quando la nausea è troppo forte, quindi il nostro stomaco è in subbuglio, è consigliato assumere tisane come la camomilla e la menta piperita che rilassano lo stomaco, riducendo il senso di ansia.
Fai meditazione e rilassamento. Introdurre tecniche di rilassamento o di meditazione nella nostra vita, come parte della quotidianità rappresenta un ottimo aiuto a eliminare lo stress e gestire meglio l’ansia.
La meditazione mindfulness favorisce la concentrazione nel momento presente e aiuta ad allontanarsi dalle preoccupazioni. Diversi studi ormai hanno dimostrato l’efficacia della meditazione sia sul nostro corpo che sulla nostra mente.
Tra le tecniche di rilassamento che consiglio c’è quello del training autogeno.
Per quanto riguarda il trattamento psicoterapeutico una risposta efficace contro i disturbi dell’ansia viene da un approccio psicoterapeutico breve, in particolare dalla ISTDP. Questo tipo di approccio è efficace anche per altri disturbi come depressione, psicosomatici, e relazionali.
Con l’approccio ISTDP si lavora partendo da una diagnosi sulle vie di scarico dell’ansia e sulle difese utilizzate dal paziente. L’approccio del terapeuta è un’approccio attivo grazie al quale si riesce a entrare nell’inconscio del paziente, in questo modo si velocizza il processo terapeutico. Infatti la ISTDP è considerata una psicoterapia dinamica, veloce ed efficace con una remissione dei sintomi già dalle prime sedute.