Come uscire dalla fobia sociale e vivere più serenamente le relazioni con le altre persone? Spero di aiutarti con questa piccola guida.
Chi soffre di fobia sociale, non è una persona timida, ma è una persona che ha un disagio sociale da risolvere. La paura delle persone, o la paura di uscire di casa fa parte della vita di chi ha questo tipo di disagio. E’ una vita limitante, in cui diventa difficile anche prendere l’autobus e recarsi all’università o andare al lavoro.
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La storia di Pietro, studente universitario di 23 anni e da 3 anni sente di avere difficoltà con gli altri. Ha sempre attribuito questa sua difficoltà di relazionarsi, con la timidezza. Negli ultimi tempi, Pietro non andava più all’università e si sentiva sempre più solo. Ormai il suo mondo si stava rimpicciolendo e quel che rimaneva di una vita universitaria, rimaneva a guardarla dalla finestra.
La storia di Pietro potrebbe essere la storia di tante altre persone che, non hanno il coraggio di affrontare questo disagio per quello che è realmente, ansia sociale.
La fobia sociale e l’eccessiva ansia in situazioni sociali sono innescate dal timore e dalla paura di essere giudicati dagli altri. Le persone con ansia si sentono guardate ed esaminate, temono di essere umiliate, e possono presentare sintomi di panico, rossore, o sudorazione. Inoltre possono provare vergogna ed imbarazzo che gli possano notare questa loro ansia. Spesso le persone con ansia sociale evitano le situazioni dove devono esporsi. Alcune volte è questo atteggiamento viene confuso con la troppa timidezza. In realtà, la persona più dura e critica verso chi soffre di fobia sociale è se stessi.
Se pensi di avere la fobia sociale alcuni consigli e osservazioni che, spero, possano aiutarti ad uscirne:
Se pensi che un’altra persona sta parlando male o ti sta giudicando con lo sguardo, in realtà sono solo tue proiezioni. Sono pensieri negativi, dubbi che si instaurano nella mente. Quando si ha a che fare, soprattutto, con persone estranee, questo disagio tende ad aumentare, proprio per il fatto che la mente dello sconosciuto, è sconosciuta. Se si è consapevoli di questa dinamica psicologica, è un passo fondamentale per uscire dalla fobia sociale.
In generale se si dovesse chiedere a qualcuno a cosa sta pensando, certamente non risponderà: a te! Una dinamica sbagliata, infatti, di chi soffre di fobia sociale è quella di pensare che tutti vi guardano o che l’attenzione degli altri è rivolta verso di voi. Alcune volte che si commette un piccolo errore in pubblico, difficilmente poi una persona si fissa per un tempo lungo su quello che avete fatto.
Essere insicuri quando si è in pubblico, cambia il modo di atteggiarsi e comportarsi, portandoti ad un atteggiamento goffo e impacciato. Questo non fa altro che aumentare la probabilità che un atteggiamento goffo genera realmente gaffe. Tenete in mente che il messaggio negativo inizia da voi e dalla vostra mente.
Di fronte alla paura , l’unico modo per eliminarla è quella di affrontarla. Per sconfiggere la fobia sociale, un modo per affrontarla e sconfiggerla è quello di esporsi in maniera graduale a situazioni che causano ansia e disagio. E’ un ottimo modo per capire come si riesce a sopravvivere all’ansia sociale. Esporsi nei discorsi con le altre persone, impegnandosi in questo modo a capire quanto è tollerabile la fobia sociale. In questa parte è fondamentale lavorare con uno psicoterapeuta, con cui affrontare il disagio e l’ansia che scaturisce nel parlare con gli altri.
Le tecniche di rilassamento sono molto utili per affrontare situazioni particolarmente difficili e di ansia eccessiva. Imparare tecniche per la respirazione, ti permette di abbassare il livello di ansia quando ci si espone a queste situazioni.
Chi soffre di fobia sociale tende a mantenere l’attenzione su se stesso. Prova a spostare l’attenzione verso altri quando si sta in pubblico. Rivolgi la tua attenzione verso le persone con cui interagisci, concentrandoti sul loro linguaggio del corpo o altri loro particolari.
Spesso la persona socialmente ansiosa crede che se qualcosa non è andata per il verso giusto, sia dovuta a una sua mancanza, a qualcosa che non ha fatto. E’ importante tenere a mente che un’interazione è una dinamica tra due o più persone, dove il responsabile non sei solo tu, ma tutti coloro che interagiscono. Per esempio se mentre parli con altre persone, si creano quei momenti di disagio e vuoto, sappi che non sei tu a dover risolvere o colmare quel vuoto.
Consiste nell‘osservare con attenzione se stessi ( comportamenti, pensieri, emozioni ) in relazioni a determinate situazioni per poi prendere nota con precisione di ciò che si riscontra.
Spesso accade di essere consapevoli del problema, ma di non saperlo ben definire. La definizione, invece, potrebbe aiutarci successivamente ad avere maggiore capacità di monitoraggio. Assumere un comportamento da “scienziati”, ovvero analizzando il fenomeno annotando con precisione e costanza le proprie osservazioni.
Esempio:
dato che si sta parlando di fobia sociale, l’obiettivo sarà quello di conoscerla meglio, definendo le caratteristiche fondamentali. Bene! Abbiamo trovato la definizione e capito che il nostro disagio si avvicina più alla fobia sociale che alla timidezza? Ora possiamo iniziare, rimanendo ad osservare ( senza pretesa di cambiamento) prendendo appunti, ritagliandoci un periodo, per esempio 10 giorni. Ci accorgiamo subito, che guardando il fenomeno dall’esterno aiuta a distaccarsene almeno un poco.
Quali sono gli aspetti da monitorare?
Prendere appunti sulle situazioni in maniera precisa, es. ” rapporto con gli altri”, dopodichè affiancare una descrizione dettagliata delle varie dinamiche.
Un secondo elemento utile, potrebbe essere l’intensità: situazioni diverse possono mettere a disagio in misura differente.
Facendo questo possiamo in qualche modo avere sotto controllo la nostra fobia sociale e ben chiaro quali sono le situazioni che più di altre ci creano ansia.
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