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Toccarsi i capelli, aggiustarsi gli occhiali, controllare 1000 volte il cellulare, ecc, sono considerati tutti tic nervosi. Ad ognuno di noi sarà capitato almeno una volta nella vita, a compiere questi gesti in maniera ripetitiva. Sono considerati di natura psicosomatica, cioè diventano espressione della nostra ansia. Certo nessuno si rivolge ad un terapeuta, per il semplice fatto che questi gesti vengono effettuati nel breve periodo di stress, come un colloquio di lavoro, una riunione, parlare con una persona che ci mette disagio,ecc. Una volta che usciamo da questa situazione anche questi tic nervosi, scompaiono. Questi sintomi possono comparire anche quando attraversiamo un lungo periodo di tensione, come la perdita di una persona cara, un improvviso cambiamento, un dolore.
Solo in pochissimi casi i tic sono patologici. La loro origine avviene nell’infanzia, quando il bambino si mangia le unghie, si tocca i capelli, cercando così rassicurazione, ma fa parte dei “normali” tic nervosi che aiutano ad alleviare e sfogare lo stress. I tic nervosi patologici, si hanno, invece, quando questi gesti influiscono sulla normale quotidianità e attività ludiche del bambino. In questi casi è meglio parlarne con un professionista.
Secondo alcuni studi, si evidenzia che questi soggetti hanno una scarsa produzione di serotonina, ormone associato al senso di benessere e buon umore, quindi, i tic nervosi vengono azionati per riportare una condizione di serenità nella persona.
Nei casi più gravi, come la sindrome di Tourette, vengono somministrati farmaci per calmare gli attacchi.
In generale, è importante rivolgersi al medico di pertinenza che è il neurologo, che dopo una buona diagnosi, sarà in grado di stabilire se è opportuno intervenire con farmaci o se è consigliato un percorso di tipo psicologico.
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