L’ansia e la paura di perdere il controllo si alimentano a vicenda. Questo meccanismo corrisponde perfettamente alla definizione di circolo vizioso.
paura di perdere il controllo
Analizzare e comprendere la relazione che si instaura tra lo stato d’ansia e la perdita di controllo è fondamentale per rompere il circolo e riprendere il controllo della propria vita.
Indice dei contenuti
Lo stato d’ansia è un insieme di risposte fisiche e mentali allo stress. Quando affrontiamo uno stress particolarmente intenso o particolarmente prolungato il nostro corpo si mette nelle condizioni di poter fuggire dal pericolo nel minor tempo possibile.
Naturalmente non si tratta sempre di un pericolo fisico, cioè di carattere concreto. Spesso il pericolo da cui desideriamo fuggire è di natura emotiva. Sapere di dover parlare in pubblico, di dover sostenere un esame, di incontrare una persona sgradita, di dover far fronte a una lunga serie di impegni sono esempi di situazioni che provocano stress emotivo ma scatenano i sintomi dell’ansia.
Tali sintomi sono principalmente di natura fisica:
Ovviamente si tratta di sintomi completamente incontrollabili con la sola forza di volontà. Anzi, spesso si ha l’impressione che più si tenti di bloccare i sintomi dell’ansia più questi aumentino di intensità.
Il comparire improvviso e contemporaneo dei sintomi fisici appena elencati genera anche delle pesanti conseguenze mentali ed emotive.
Il pensiero che si fa strada con più insistenza in chi sta avendo un attacco d’ansia è: cosa accadrebbe se perdessi il controllo?
Con quest’espressione si indica in genere una vasta serie di possibilità, tutte terrorizzanti. Una persona che sta sperimentando un forte attacco d’ansia potrebbe lasciare improvvisamente una sala, rannicchiarsi a terra, smettere improvvisamente di parlare senza più riuscire a riprendere il discorso e molto altro.
In realtà, nella maggior parte dei casi – cioè durante le crisi d’ansia di bassa e media gravità – tutte queste terribili ipotesi non si verificano.
In linea generale, infatti, la nostra razionalità e il nostro autocontrollo sono tali da permetterci di superare una crisi d’ansia senza manifestare comportamenti particolarmente strani o imbarazzanti.
Il problema è che mentre abbiamo una crisi d’ansia riusciamo solo a pensare al peggio. La nostra mente comincia a dipingere lo scenario peggiore possibile, quello in cui ci rendiamo più ridicoli o in cui addirittura perdiamo la vita.
La paura di morire è molto comune durante gli attacchi d’ansia di forte intensità, poiché abbiamo la sensazione di non riuscire più a controllare il nostro corpo in maniera appropriata. Se una crisi d’ansia si verificasse mentre stiamo attraversando la strada, ad esempio, e rimanessimo bloccati, potremmo essere investiti e non riusciremmo a metterci in salvo.
Inutile dire che si tratta di un esempio estremo e che è quasi impossibile che si verifichi una situazione del genere ma, durante un attacco d’ansia, il nostro cervello è perfettamente disposto a credere che potrebbe accadere davvero.
In virtù del loro carattere alcune persone sono più terrorizzate di altre all’idea di perdere il controllo del proprio corpo, delle proprie reazioni e delle proprie emozioni.
Coloro che vivono peggio il pensiero di poter perdere il controllo di sé sono proprio le persone che manifestano normalmente manie di controllo.
Una persona maniaca del controllo ha degli atteggiamenti ossessivi in vari ambiti della sua vita. Per esempio, prima di lasciare la casa verifica più volte di aver chiuso correttamente il gas, prima di lasciare l’automobile in un parcheggio torna ripetutamente a controllare di aver chiuso le portiere, se ha un lavoro di responsabilità controlla in maniera maniacale il lavoro di ognuno dei suoi sottoposti.
Anche se dall’esterno questi atteggiamenti possono risultare odiosi ed arroganti, le manie di controllo sono un “sistema di sicurezza” che la nostra mette attiva per controllare l’ansia. Quando, nonostante tutte le precauzioni messe in atto, una persona con manie di controllo cade preda dell’ansia, la sua paura più grande è proprio quella di non riuscire ad esercitare più il controllo totale sul proprio corpo, sui propri pensieri e sulla propria vita.
Al contrario, una persona caratterialmente disinteressata al controllo, che riesce a “lasciar fluire” le cose adeguandosi ad esse, sperimenterà molto più raramente la paura di perdere il controllo in pubblico durante un attacco d’ansia.
In un circolo vizioso tutti gli elementi che vi si inseriscono si influenzano a vicenda in maniera sempre più negativa. Nello specifico, quando sperimentiamo i sintomi fisici di un attacco d’ansia abbiamo paura di perdere il controllo MA, mano a mano che questa paura aumenta, sentiamo che aumenta anche l’intensità dei sintomi fisici.
Com’è facile intuire, quindi, se non riusciamo a interrompere subito il circolo vizioso, il nostro stato psicofisico non farà che peggiorare.
Come già accennato, è davvero molto raro che qualcuno perda completamente il controllo di sé durante un attacco d’ansia di lieve o media intensità.
Raggiungere questa consapevolezza e comprendere questo concetto dal punto di vista razionale significa fare un passo importante verso la rottura del circolo vizioso.
In pratica bisogna arrivare a convincersi che non si perderà il controllo e che, anche se questo dovesse succedere, le conseguenze non saranno irreparabili.
Fondamentalmente comprendere, accettare e “lasciar scorrere” i sintomi dell’ansia anziché tentare di ostacolarli, controllarli e reprimerli, è la strategia vincente per superare un attacco.
Si tratta di una vera rieducazione cognitiva ed emotiva che può essere messa in pratica in maniera efficace solo con la guida e con il supporto di uno specialista in grado di utilizzare vari strumenti terapeutici.
Per esempio attraverso la mindfullness si può imparare a calarsi nel qui e ora, evitando di concentrarsi troppo sul futuro nel tentativo di controllarlo e di prevederlo. Questo atteggiamento infatti genera l’ansia anticipatoria che costituisce la causa diretta di gran parte degli attacchi d’ansia.
Anche imparare a gestire e calmare i sintomi dell’ansia ci fornisce degli strumenti potentissimi per non cadere più preda del terrore di perdere il controllo. Questo obiettivo si può raggiungere anche grazie alla psicoterapia dinamica breve, che nel giro di un piccolo numero di sedute fornisce al paziente gli strumenti per intervenire in maniera pratica, rapida e diretta sui sintomi dell’ansia diminuendo il suo disagio fisico e psicologico.
Se soffri spesso di crisi d’ansia e hai sperimentato più di una volta la paura di perdere il controllo, contattami. Parleremo della tua situazione e capiremo quale approccio terapeutico può aiutarti a recuperare rapidamente e con successo il controllo della tua vita.
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Acconsenti ai nostri cookie se continua ad utilizzare il sito web.