La difficoltà di riuscire ad integrarsi in un gruppo è una difficoltà tipica dell’infanzia, ma in particolar modo dell’adolescenza, che colpisce persone tipicamente timide. Con il tempo questa difficoltà ad integrarsi in un gruppo, può manifestarsi anche con l’avanzare dell’età, per esempio all’Università e successivamente sul lavoro.
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Tra le tante possibili cause, ce ne sono un paio che sono molto interessanti e che andrebbero affrontate, per esempio in una terapia, e queste sono l’ambiente familiare in cui una persona è cresciuta, e il tipo di personalità.
Nel primo caso mi riferisco a quel tipo di educazione che una persona ha ricevuto, dove non viene promossa e invogliata l’interazione sociale, per esempio con le uscite, con attività teatrali o musicali, con lo sport ecc.. Crescendo, quella persona ha più difficoltà ad integrarsi in un gruppo, soprattutto non sa come approcciarsi agli altri per sentirsi accettata.
L’altra questione riguarda il tipo di personalità che con gli anni si è formata, dove riscontriamo un vero e proprio disturbo, come il disturbo evitante di personalità o la più comune ansia sociale.
La domanda sorge spontanea, se una persona non si sente predisposta e non riesce a integrarsi in un gruppo, si può riuscire a migliorare?
Certamente si, naturalmente come scritto sopra, la questione andrebbe analizzata in psicoterapia, ma ti darò alcuni utili suggerimenti che ti potranno aiutare a migliorare.
Se per esempio sei a scuola, e non riesci a integrarti in un gruppo, prova ad individuare un gruppo o una persona che fa parte di un gruppo, che condividono le tue stesse passioni. Per esempio la passione per lo sport, per un gruppo musicale, per la lettura. Questo ti permette di entrare nel discorso con cose che già conosci e che ti piacciono. Altrimenti rischi di sentirti un pesce fuor d’acqua.
Ricorda che avere fiducia in se stessi non significa essere arroganti, cerca solo di essere te stesso senza mostrare negatività. Apparire a tutti i costi troppo forti o al contrario troppo compiacenti, potrebbe scatenare l’effetto contrario da parte del gruppo.
Invece di tentare un approccio con l’intero gruppo, prova piano piano a tentare un approccio con il singolo individuo che poi ti farà conoscere tutti gli altri.
Lo sport rappresenta la migliore attività per entrare a far parte di un gruppo di persone. Se ti piace la pallavolo o il calcio o altri sport, cerca di frequentare costantemente queste attività, instaurando rapporti con i compagni.
Questo è il punto fondamentale. Una volta che hai conosciuto un gruppo di persone, o una singola persona, non ti limitare a vedeti a scuola o in palestra, ma proproni a chi ti sta più simpatico, di uscire per mangiare una pizza, fare una passegiata o studiare insieme. Questo ti permette di avere rapporti più sinceri e meno superficiali.
Durante l’adolescenza alcuni tipi di comportamento possono rimanere radicati nel tempo. Evitare le persone a scuola, può significare un domani evitarle anche sul lavoro, con il disagio che ne consegue. Per questo è importante cercare di lavorarci anche forzando alcune situazioni, senza aspettare che siano sempre gli altri a farsi avanti.