manipolatore affettivo
La tua relazione non va benissimo, i tuoi sentimenti si sono molto appiattiti e ogni volta che litighi con il tuo partner, per un suo comportamento sbagliato, finisci poi con il chiedere scusa. Forse sei incastrata in una relazione tossica con un manipolatore affettivo.
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Prima di capire come difendersi dal vampiro sentimentale del tuo compagno, è importante capire se veramente ci si trova a che fare con un manipolatore emotivo. La dinamica che spesso accade è la seguente : secondo la psicologia i manipolatori affettivi sono persone molto attente a scovare le debolezze del partner. Nel momento in cui si discute, loro tendono ad utilizzare le tue parole contro di te. In poche parole riescono a girare la frittata senza disfarla. Subentrano anche i sensi di colpa che ti fanno chiedere scusa.
Ti ritrovi in questa dinamica?
Se la tua risposta è si, allora ti voglio dire una cosa : segui il tuo istinto! Molte ricerche, infatti, confermano che quando si è vittima di un manipolatore non si ha la consapevolezza in pieno. Ma dato che leggendo questo articolo hai capito che ne sei vittima, la prima cosa che devi fare è scappare. Questa relazione rischia di diventare sempre più tossica, togliendoti la dignità, l’autostima e la fiducia in te stessa.
Quando ti accorgi che qualcosa non va come dovrebbe, che senti di voler stare fuori da questa relazione. Quando senti che non hai il coraggio di cambiare allora prova a dare retta a quella vocina interiore e prendi una decisione. La sofferenza può essere insopportabile all’inizio, ma poi sarà la tua liberazione.
1. Parlane con qualcuno dei tuoi dubbi sulla relazione
2. Informati ( oltre a leggere questo articolo, magari comprati anche un libro che tratta l’argomento ).
3. Fai notare al tuo compagno di come si comporta ( magari non ne caverai un ragno, ma almeno ci hai provato).
4. Prendi un decisione
Per decisione, intendo, il coraggio di lasciar andare una storia che molto sicuramente non ti porterà a nulla. Forse solo ad esserne succube.
Ma vediamo ora come riconoscere un manipolatore affettivo
Oltre alla dinamica descritta sopra, cerchiamo di fare un identikit del manipolatore affettivo.
1. I manipolatori emotivi sono narcisisti. In realtà quando si parla di manipolatore affettivo, si intende, che, la personalità del manipolatore affettivo abbia le caratteristiche del narcisista patologico.
2. Sono bugiardi. Spesso affermano di aver detto delle cose che, in realtà non hanno mai detto. Cercano in tutti i modi di non contrariarsi.
3. Sono artefici dei sensi di colpa. Hanno questa dote innata a farti provare sensi di colpa. Loro, infatti, sono persone estremamente attente alle debolezze, e puntano molto sul metterle in evidenza. In questo modo vi sentite in torto, e con i sensi di colpa per aver, magari, anche discusso.
4. Affermano il ruolo di vittima. Quando si tratta dei manipolatori, per qualsiasi cosa, non è mai colpa loro. La colpa è sempre la tua.
5. Conoscono le tue debolezze. Se sei una persona in sovrappeso, ti farà notare quello che mangi e che non mangi. Se hai difficoltà sul lavoro, ti farà notare quanto non sei compatibile con il tuo lavoro e non sei portata. Tenderà a spingere tutti i bottoni dei tuoi punti deboli, da bravo narcisista perverso.
6. Ha il problema più grave del tuo. Hai un problema? Non importa, lui lo peggiorerà, perché i suoi problemi sono molto più gravi dei tuoi. Quindi ti farà capire che non è il caso di aprire bocca.
Le cause che hanno portato la persona ad essere così, sono sicuramente da ricercare in qualche cassettino della sua infanzia. Come tutti i narcisisti, ci sarà stata sicuramente qualche ferita narcisistica che lo abbia modificato in questo modo.
Un esempio potrebbe essere il caso di una persona che per tutto il periodo della sua infanzia non ricorda un gesto affettuoso di sua madre. Una madre presa dal suo lavoro, e dalla relazione clandestina con il suo collega. Un madre anaffettiva che portato il povero bambino a doversi difendere, soprattutto dalle donne. Questo è solo l’esempio di una caso che si potrebbe presentare. Ricordiamo che la psicologia soprattutto nei disturbi di personalità, collega le cause, quasi sempre ad una parte del proprio passato non risolto.
Indubbiamente davanti a cause profonde, il percorso giusto e appropriato è quello della psicoterapia. Un approccio profondo, introspettivo e accogliente come quello della psicoterapia di tipo dinamico è quello più indicato. La persona ha bisogno di risvegliare quella parte interiore che si è chiusa con il proprio vissuto. Affrontando e lavorando sulle difese e sull’emotività si riesce ad aprire un varco in questa corazza molto spessa. Quello che viene fatto durante una psicoterapia è quello di smascherare, di togliere le maschere che questa persona fin da troppo tempo si porta con sé. E’ un lavoro che richiede pazienza, ma che lo libererà dalla sua prigione.
Se ti senti di essere in questa situazione anche se non sei nella zona di Bologna dove ho studio, contattami per ricevere una consulenza psicologica online. Sarò lieto di poterti aiutare.
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