Recensione libro Bambini con le spine, a cura della dottoressa Carmen Vesci
Questo libro affronta un tema importante ovvero quello del rapporto che abbiamo con l’aggressività nostra e dei nostri figli. L’autore vuole sottolineare che l’aggressività non è un nemico da combattere, ma un’emozione naturale con una sua funzione importante che dobbiamo imparare a gestire per crescere come essere umani. Il problema è che, come tutte le emozioni negative, l’aggressività è un tabù.
Ma cos’è un tabu? La parola ha origini indonesiane ed indica ciò con cui è vietato il contatto; quindi se un’emozione diventa un tabù anziché essere comunicata viene temuta e rifiutata e proviamo ad eliminarla. Questo processo però danneggia la nostra autostima perché ogni qual volta questa emozione viene a contatto con noi ci fa sentire sbagliati/incapaci/vittime di qualcosa che non possiamo affrontare. L’aggressività allora perde il suo senso comunicativo sia a livello personale (l’individuo non conosce le proprie emozioni e quindi diventa “analfabeta” di una o più parti di sé) che sociale (quando prova in una qualunque situazione sociale l’ emozione “incriminata” controreagisce in modo disfunzionale). Come ci ricorda Erich Fromm (Fromm, 1975) l’uso sbagliato della parola aggressione applicato a tutti i comportamenti nocivi ci impedisce di comprendere da dove ha origine questo comportamento ignorandone il senso vitale e costruttivo.
IL SENSO VITALE E RELAZIONALE DELL’AGGRESSIVITA’
Il comportamento aggressivo, spiega Juul, ha inizio quando il flusso regolare dell’interazione umana viene bloccato e l’individuo improvvisamente non si sente più importante per la persona che ha davanti e si sente ferito o invaso, ma soprattutto sente di non avere valore per l’altro. Come reagisce un essere umano a questa sensazione? Tirando fuori “le spine” che in botanica indicano proprio delle protuberanze con funzione difensiva.
Quello che noi adulti possiamo e dobbiamo fare come partner relazionali competenti e responsabili dell’educazione dei nostri bambini è prima di tutto fare spazio in noi all’ascolto di queste emozioni e poi renderci disponibili ad un dialogo su cosa noi e i nostri figli stiamo provando. Solo in questo modo i bambini possono diventare esseri umani “completi” che sanno gestire anche l’aggressività e possono comunicarla in modo adeguato attraverso un processo che avviene in due fasi:
Dr.ssa Carmen Vesci, seminar leader family lab Italia, psicologa e psicoterapeuta
Piazza IV Novembre , Sesto San Giovanni, Milano
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Acconsenti ai nostri cookie se continua ad utilizzare il sito web.