In ambito sportivo, la psicologia rappresenta una forza in più, che spinge l’atleta a lavorare e performare meglio. Ci sono momenti in cui l’atleta è bloccato, in difficoltà nonostante la sua perseveranza nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Cosa succede? Cosa fare?
psicoterapia per l’atleta
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Le tecniche che noi psicologi utilizziamo sono tante. Tra le più efficaci abbiamo le tecniche di rilassamento, per esempio il training autogeno, le tecniche di visualizzazione, di gestione dell’ansia, gestione dei pensieri negativi. Per poi passare anche da tecniche di ancoraggio, di scelta di rituali che si rivelano utilissimi per la gara.
Tutte queste tecniche sono utilissime dal punto di vista mentale e motorio per l’atleta che prepara una gara, che vuole migliorare nell’allenamento.
Ci sono momenti nella vita sportiva di un atleta in cui le performance calano, aumenta l’ansia, si entra in un vortice negativo e l’atleta ha dei veri e propri blocchi. E in questi momenti anche l’uso di queste tecniche appaiono inefficaci, perchè il problema non è più nella prestazione, nella gestione dell’ansia o dei pensieri, ma è un problema interno, inconscio.
Lo sportivo professionista fa un lavoro enorme su se stesso, continuamente. E’ impegnato a raggiungere i suoi obiettivi che sono chiari, che mirano alla vittoria della gara.
C’è una forza interna, inconscia, invece, che lavora nella direzione opposta, che lavora per sabotarlo, allora succede che non performa più, che cade, come nel caso dello sciatore a pochi metri dall’ultima porta, che incappa nell’infortunio che gli farà terminare la carriera.
La parte interessante di come agiscono queste forze interne, è che l’atleta è completamente inconsapevole di questo suo limite.
I blocchi emotivi non risolti nel passato, emergono nel presente in maniera prepotente. L’atleta è inconsapevole di avere emozioni contrastanti tra di loro, e il paradosso di tutto questo è che da un lato desidera vincere con tutte le sue forze, dall’altro lato inconsciamente si contrasta da solo.
Non tutti i tipi di intervento psicologici sono efficaci. La ISTDP è un approccio che risulta scientificamente efficace anche in ambito sportivo, non solo clinico, e con dei tempi estremamente rapidi. Bastano poche sedute per lavorare sull’inconscio dell’atleta.
I risultati si hanno, a volte, in meno di 4 o 5 sedute.
La rapidità di questo approccio nell’ambito sportivo è data anche dal temperamento dell’atleta, da sempre abituato a lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi. La stessa tempra che ci mette anche per avere risultati terapeutici.
In poche sedute, attraverso la ISTDP si aiuta a sbloccare i propri conflitti, permettendo all’atleta di sentire le emozioni profonde che sono alla base dell’auto-sabotaggio. Solo sbloccando i conflitti interni poi l’efficacia delle tradizionali tecniche di psicologia dello sport risulta amplificata e utile.
Da anni mi occupo della tecnica di psicoterapia breve ISTDP, e nel mio studio sono passati diversi atleti professionisti interessati a questa terapia e che hanno visto su se stessi i risultati efficaci.
Se anche tu sei un atleta, una società e vuoi avere maggiori informazioni o accedere al percorso, puoi contattarmi tramite il sito.
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