La paura di vincere è un problema molto diffuso. A volte ci troviamo di fronte un obiettivo, o un desiderio il quale pensiamo alla nostra capacità e portata, ma non ci impegniamo abbastanza per raggiungerlo. Spesso, a non essere raggiunti, sono gli obiettivi a lungo termine, per i quali bisogna agire con perseveranza. Per esempio, raggiungere obiettivi lavorativi, i risultati di una dieta, ecc… Capita anche che quando il nostro obiettivo è molto vicino, un nostro scivolone ci allontana. Aver perso il treno il giorno in cui avevamo un importante colloquio di lavoro, farsi scappare un cliente importante. Insomma tutti avvenimenti che, apparentemente possono sembrare coincidenze, ma che spesso sono il frutto della nostra paura di vincere.
Per fare la prova del nove e capire se anche noi abbiamo paura di vincere, non è troppo difficile da fare. Vediamo questi nove punti che valutano la nostra paura del successo:
Ciò a cui mi riferisco non solo riguarda l’aspetto lavorativo, ma, per esempio, in ambito sportivo si potrebbe parlare della sindrome dell’eterno secondo.
Dal punto di vista psicologico, la paura di vincere affonda le sue radici nel vissuto della persona, nella sua memoria e nella rete di affetti personali, nei nostri pensieri negativi. Dentro la mente subentrano varie paure, come la paura del cambiamento, che colpisce soprattutto chi è abitudinario, la paura di creare aspettative a persone vicine, come un genitore, un coniuge, paura del pubblico, soprattutto se il successo comporta notorietà.
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