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I ricercatori sanno da tempo che la mancanza di sonno può essere un male per la vostra salute, su molti fronti, dall’indebolimento del sistema immunitario, alla lucidità cognitiva. Alcune ricerche dimostrano che lunghi periodi senza un ritmo sonno-veglia soddisfacente, possono causare danni al cervello.
Chi lavori da turnista, come un infermiere, un medico, o un camionista, si tende poi a consumare le proprie giornate di risposo, appunto riposando e magari dormendo un po di più.
Secondo un neuroscienziato, periodi di veglia e di perdita di sonno prolungati possono creare un danno reale al cervello e non possono essere affatto compensati da fine settimana passati a letto. La ricerca ha da tempo, infatti, dimostrato un declino cognitivo grave a breve termine, dopo la perdita di sonno, ma sempre studi effettuati hanno dimostrato che periodi di mancanza di sonno possono perfino uccidere i neuroni.
Di particolare interesse per lo studio sono stati i neuroni del sonno sensibili nel tronco cerebrale che sono noti per essere attivi quando siamo svegli, ma non si attivano quando dormiamo.
Secondo il dott. Sigrid Veasey, professore presso l’Università della Pennsylvania School of medicine, la capacità di attenzione dovuta alla mancanza di sonno, non riesce a normalizzarsi anche con tre giorni di sonno pieno. Questa affermazione solleva la questione, appunto, dei danni cerebrali dovuti alla mancanza di sonno. Il dott. Veasey è voluto andare fino in fondo cercando di capire se questo danno è irreversibile, avendo tra l’altro come conseguenza sintomi di depressione.
Le ricerche effettuate sui topi da laboratorio, per dimostrare i reali effetti della deprivazione di sonno, sul cervello.
I topi sono stati divisi in tre gruppi. Al primo gruppo è stato permesso di dormire normalmente, nel secondo gruppo venivano svegliati ogni 3 ore, mentre all’ultimo gruppo non è stato per niente consentito di dormire, se non con un totale di 8 ore in tre giorni.
Dopo la raccolta di campioni di tessuto cerebrale ha dato risultati sorprendenti:
I topi appartenenti al primo e secondo gruppo, cioè che dormivano normalmente o avevano un sonno disturbato e non molto lungo, producevano una proteina nota come sirtuin di tipo 3, che come effetto ha quello di proteggere i singoli neuroni dai danni. I topi del terzo gruppo non hanno mostrato un aumento nella produzione di questa proteina. Ciò significa che la mancanza di sonno eccessiva, non fa produrre al corpo proteine che difendono i neuroni.
Veasey osserva che lo stesso effetto avviene anche negli uomini.
Questa notizia potrebbe essere di particolare interesse per i lavoratori che sono turnisti e spesso devono sacrificare le proprie notti, privandosi del sonno.
Amleto Petrarca
psicologo psicoterapeuta
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