SMS, facebook, whatsapp… interrompere una relazione 2.0 è sempre più un fenomeno diffuso. E’ una modalità molto più facile e in qualche modo disumanizzata, in cui non occorre guardare in faccia l’altra persona, in cui si riesce ad evitare spiegazioni. Insomma interrompere una relazione con modalità 2.0 è molto più facile, e molto più diffuso, e contrariamente a ciò che si pensa , non è una prerogativa della generazione dai 15 ai 30 anni, ma si sta diffondendo anche con persone di una fascia di età più alta. E’ successo a Silvia, una donna di Bologna che dopo 22 anni di convivenza, si è trovata una mattina una mail, in cui il proprio compagno le scriveva che non sarebbe più tornato a casa.
Un gesto simile porterebbe chiunque a prenderne le giuste distanze dall’altro, per il gesto disumano e infimo, ma non è proprio così! Il non ricevere spiegazioni lascia un vuoto, un senso di completezza che è la parte più dolorosa di tutto ciò.
Indice dei contenuti
Quando avviene la rottura di una relazione, subentra un duro lavoro di lutto, in cui si cerca progressivamente di accettare la perdita dell’altro, al fine di continuare a vivere. Una camera di riflessione in cui ci si trova faccia a faccia con sé stessi. Un luogo astratto dove si può scrivere una lettera senza necessariamente spedirla. Senza questo lavoro di lutto, quando si interrompe una relazione, le ferite rimangono aperte, e si guarisce male.
Interrompere una relazione con modalità 2.0, lasciando un semplice messaggio su facebook, o tramite mail, non è doloroso solo per chi viene lasciato, ma anche per chi lascia. Chi lascia una persona in questo modo, infatti, non tiene conto della vera perdita che provoca in se stesso. E’ facile infatti lanciare una bomba e poi fuggire via, ma rimane il fatto che chi è scappato, non ha avuto il coraggio di interrompere una relazione guardando in faccia l’altro, perdendo parte di se stesso, e tante altre occasioni perderà nella sua vita. Ci sono 1001 motivi per lasciare una persona e magari interrompere una relazione anche durata molti anni, ma quando lo si fa, si deve avere anche il coraggio di prendersi le proprie responsabilità. Rompere una storia con modalità 2.0, insomma, viene visto come un segno di codardia verso se stessi.
Da un punto di vista psicologico, non si può parlare proprio di codardia. A volte di mezzo ci sono sofferenze infantili, conflitti irrisolti, personalità narcisiste, in cui per una persona è molto più facile dire addio in questo modo, anziché affrontare le proprie debolezze e mancanze. Alcune ricerche mettono in evidenza che sono più le donne che gli uomini ad interrompere una relazione in questa maniera. Le donne, infatti, da questo punto di vista sembrano più coraggiose.
Sensi di colpa per chi viene lasciato, sono molto frequenti, soprattutto quando non si è riusciti ad avere spiegazioni plausibili per tale gesto. Il suggerimento è quello di aspettare, di accettare il dolore che arriva ed elaborarlo come fosse un lutto. Solo così si può preparare il terreno per una storia d’amore nuova e sana.
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Acconsenti ai nostri cookie se continua ad utilizzare il sito web.