Ho paura delle malattie! Spesso dietro questa frase si cela un disagio psichico, che per la maggior parte delle volte viene trascurato, mistificato, si parla di ipocondria, una paura esagerata delle malattie.
paura delle malattie
Qualsiasi piccolo sintomo fisico, si può, per queste persone, trasformare in un mostro abominevole che minaccia una grave malattia spesso mortale.
Naturalmente è tutto nella testa dell’ipocondriaco, che sussiste anche dopo evidenti risultati di esami clinici o dopo che medici continuano a rassicurare. E’ proprio questa insistenza di sentirsi a tutti i costi malati che rende queste persone quasi ridicole agli occhi degli altri, e per questo sbeffeggiate.
Indice dei contenuti
Prima di esaminare questa paura delle malattie, vorrei elencare al lettore i sintomi principali dell’ipocondria:
Se avete un parente o un amico che rientra in questo quadro clinico, un piccolo suggerimento, che posso dare, è quello di non sdrammatizzare, non servirà a niente. Anzi potrebbe peggiorare la situazione.
Quando una persona viene da me esordendo con “ho paura delle malattie“, mi verrebbe spesso da analizzare eventuali traumi che quasi sicuramente fanno parte del vissuto del paziente. E’ opportuno, però, farsi anche un’altra domanda, e cioè che cosa chiede l’ipocondria alla persona che ne soffre?
La mente della persona, che ha paura delle malattie, sarà attentissima a osservare il proprio corpo e ciò che proviene da esso, con particolare attenzione ai sintomi che produce.
Fino a quando, per sua fortuna, finalmente non trova un sintomo, che può essere anche un piccolissimo dolore o fastidio, in qualche parte del suo corpo. Da qui, inizia il suo circolo vizioso, con pensieri ossessivi sulla malattia che potrebbe essere, convinzioni di avere una malattia grave o addirittura mortale, coinvolgimento della sua ansia di persone vicino ( un genitore, il proprio compagno o compagna, moglie, ecc…), e da questo momento inizia il tour per i vari reparti ospedalieri e visite mediche che attestino e confermino la propria convinzione.
L’ipocondriaco, anche se riconosce a piccole dosi il proprio disagio, non arriverà mai dal medico a dire ho paura delle malattie, anzi tenderà a non riconoscere eventuali risultati clinici.
L’aver paura delle malattie, non si risolve con rassicurazioni, perchè, se analizziamo l’ipocondria da un punto di vista psicologico, possiamo affermare che c’è una gran necessità di attenzione per ciò che arriva dall’inconscio, perchè è da li che arrivano questi piccoli mostri psichici.
L’ipocondria è solo una questione psicologica che va affrontata in uno studio psicoterapeutico, e non certamente in un ambulatorio ospedaliero. Non sarà la risonanza magnetica, o la tac che escludono un tumore o qualcos’altro, a risolvere il problema. Questo perchè, una volta che l’ipocondriaco si è riuscito a tranquillizzare dopo esami clinici, subentreranno nuove preoccupazioni.
Passare gran parte del proprio tempo da tac a tac, o da ecografia a ecografia rappresenta, su un piano psicologico, la voglia di conoscersi più a fondo. La conoscenza di se è fondamentale nella guarigione dell’ipocondria. Non esistono miracoli che guariscono una persona dall’ipocondria, ma se ciò avviene è solo perchè finalmente, dopo numerose peripezie, si è rivolto ad un esperto, uno psicoterapeuta, o per volontà sua. Già, a volte succede che chi afferma, ho paura dell malattie, riesca anche solo a non averne più. La consapevolezza di cambiare la propria vita, forse da migliorare.
Dietro ogni ricerca spasmodica di sintomi da rintracciare e “curare”, c’è molta energia. L’energia è sempre sinonimo di vita, ma non in questo caso, in cui l’energia viene indirizzata verso spettri di morte. Qualcosa, ha ostacolato questa persona, che come dicevo prima, potrebbe anche essere un trauma del passato, che ha causato un senso di precarietà e insicurezza.
E’ fondamentale, l’ipocondriaco possa trasformare l’energia utilizzata per sopperire la sua paura alle malattie, in canali di scarico più sani. Ciò che l’ipocondria in sostanza dice a chi afferma “ho paura delle malattie” è “occupati più di te” cercando di essere protagonista della propria vita, in modo sano.
Rimani ancorato agli altri: l’ipocondria, infatti, si trasforma spesso in egoismo, in cui la persona è molto concentrata su se stessa, e poco sui propri cari.
Sii obiettivo: l’obiettività significa, appunto, capire quante volte nella propria vita si è finiti in ospedale per cose realmente gravi. Se il conteggio risulta sbilanciato tra le preoccupazioni e i fatti realmente accaduti, cerca di essere più razionale.
Evita di essere ridicolo agli occhi degli altri: coinvolgere gli altri, amici o parenti, nelle tue preoccupazioni eccessive, non fa altro che renderti “ridicolo”.