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I disturbi sessuali possono essere suddivisi in due gruppi: quelli in cui appare possibile rintracciare una causa organica e quelli che invece sembrano di origine socio-psicologica.Sono questi ultimi che richiedono un aiuto psicologico. I primi sono di gran lunga rari e comprendono malattie o difetti di sviluppo degli organi sessuali, disturbi di natura ormonica e neurologica. Quello che interessa a noi naturalmente sono quelli del secondo gruppo dovuti ad una causa non-organica, ma psicologica distinguendo nel gruppo psicologico due sottogruppi dei problemi sessuali: disfunzioni e deviazioni.
Esiste una serie di fattori convinzioni, idee, miti e pregiudizi che rappresentano ciò che viene chiamato il folklore del sesso, capaci di contribuire potenzialmente alle disfunzioni sessuali. Per esempio, esiste in molti uomini la preoccupazione costante per le dimensioni del proprio pene. Questi uomini possono angustiarsi tutta la vita, perchè pensano di avere un pene molto piccolo, e talvolta finiscono per avere problemi di funzionalità. Un’ altra idea è quella che l’erezione va raggiunta nel breve tempo, oppure un immediato inumidimento della vagina, un coito prolungato, e ancora un esplosivo orgasmo di entrambi i partner nello stesso tempo, ecc. Detto ciò, è facile immaginare con quale grado di ansia e depressione, può portare una convinzione del genere. Tra i disturbi sessuali psicologici di tipo disfunzionale ritroviamo sia quelli maschili che femminili, come quelli qui di seguito indicati:
Quando nella coppia sono presenti questo tipo di disturbi, durante le consulenze sessuali di coppia, ci si rende conto che c’è una mancanza di comunicazione e un senso di profonda vergogna a tal proposito, che spesso peggiora la situazione relazionale o i problemi sessuali.
In questo caso, sarebbe meglio avere buon senso e parlare di deviazioni sessuali, come deviazione di origine vagamente statistica. Le deviazioni sono considerate dei disturbi sessuali, per facilitare il campo di studio, ma a mio parere quando due persone adulte e consenzienti praticano uno scambio sessuale di vario gusto e modi, senza ledere tra loro o a nessun altro, non si può parlare di norma sessuale o non, ma di gusti. nei disturbi sessuali, infatti, le deviazioni sono definite come comportamento sessuale che si discosti dal coito in modo costante ed obbligato. Anche qui il problema di tale definizione, rappresenta il fatto che si vorrebbe considerare sempre il comportamento riproduttivo con quello di ricerca del piacere sessuale. In questo gruppo vengono considerati problemi di deviazione, l’identità di genere, il feticismo, la zoofilia ( in questo caso il piacere verso l’animale, rappresenta un vero e proprio abuso condannabile). L’esibizionismo, in cui il piacere è ricercato nel mostrarsi nudi. Voyerismo, in cui il piacere viene ricercato guardando la nudità. Il sadismo e il masochismo, ossia infliggere o ricevere umiliazioni. Ninfomania femminile, in cui la donna ricerca il piacere sessuale in modo frenetico e indiscriminato. E il turpiloquio, cioè ascoltare o pronunciare frasi volgari, oscene. Frottage, in cui si ricerca piacere con il contatto fisico su parti del corpo di altre persone in un ambiente affollato, come per esempio sui mezzi pubblici. L’elenco sui disturbi sessuali potrebbe continuare a lungo, ma diventerebbe troppo vario, dopo avere affrontato, quelli più comuni e diffusi.
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