E’ come un interruttore la depressione, quando si spegne l’interruttore, non hai più le forze per fare nulla, vorresti solo spegnerti di giorno in giorno. Cosa succede? Lo vediamo in questo articolo
Con il termine depressione si indica un disturbo dell’umore, detto anche male oscuro. Secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) circa 121 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione, e allarmante sono i continui casi in aumento.
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Dallo studio effettuato è emerso che il distacco tra paesi industrializzati e sottosviluppati, è minimo circa del 4%. Le donne sembrano essere le più colpite in assoluto, risulta infatti una probabilità doppia rispetto all’uomo, e tra le cause più comuni c’è la separazione con il partner, il divorzio o la morte.
La fascia di età che colpisce maggiormente la depressione è quella compresa tra i 25 e i 45 anni. Nei paesi sottosviluppati, l’età in cui una persona ha anche un solo episodio di depressione, si abbassa in media di due anni.
La vita non è fatta sempre di cose piacevoli, e tutti possiamo passare periodi in cui tutto sembra andarci storto, in cui ci sentiamo “un pò depressi”. E questo umore non sempre è dovuto a cause reali. Freud nel 1915 in Lutto e melanconia, differenziò il dolore legato alla perdita di una persona cara, come processo naturale dell’elaborazione del lutto, al dolore melanconico, cioè non causa di un evento reale precipitante, ma piuttosto di tipo emozionale.
Questo momento di depressione può essere breve, e in questo caso si definisce episodio depressivo maggiore, e secondo il DSM i sintomi che andremo a vedere, sono presenti per almeno due settimane. Altre volte il tempo può anche prolungarsi o manifestarsi più volte, in questo caso si parla di disturbo depressivo maggiore. Ci si accorge di avere la depressione, dal fatto di sentirsi molto stanchi, scarichi di energia, poca voglia di interagire con altre persone, e in cui si perde l’interesse e il piacere di fare le cose.
La persona depressa si sente di essere tale per la maggior parte del giorno, con un significativo perdita del piacere e di interessi. Sente un forte senso di vuoto e di tristezza dentro di sè. Nell’adolescente si può manifestare anche irritabilità.
Sintomi somatici:
Le cause della depressione possono essere di natura psicologica o di natura biologica. Ci sono persone infatti la cui depressione è giustificata dalla presenza in famiglia della stessa.
Le cause, però, interagiscono tra loro, quindi si può verificare anche che una persona predisposta ad avere la depressione, perchè la madre o la nonna o altri familiari sono stati colpiti, ma può succedere anche che nella vita di questa persona non subentrano cause scatenanti che portano a manifestare la depressione. Ciò vale anche per chi in famiglia ha avuti lutti in seguito a suicidi di persone depresse. tendenzialmente quello del suicidio, oltre al forte dolore e sentimento di impotenza, lascia anche lo spettro di avere una probabilità in più di ammalarsi fino a questo punto, in realtà come ho detto pocanzi, la familiarità può giustificare il manifestarsi della malattia, ma l’esito è soggettivo da persona a persona.
Esistono diversi tipi di depressione, e questi vengono classificati in base alle sintomatologie, all’età di insorgenza e alla durata. In questa classificazione non inserirò il disturbo della depressione classica che potete però leggere e approfondire sull’articolo “depressione“.
L’insicurezza e l’indecisione, ma soprattutto rimuginare, fanno parte della depressione. Questi sentimenti, però, quando prevalgono e dominano nel quadro depressivo, si assiste al fossilizzarsi nella mente del paziente un’idea assillante, continua e angosciante per un errore commesso o supposto e ritenuto causa della depressione.
Per fare un esempio, una persona che ha fatto un operazione economica di cui se ne pente, inizia a pensare in maniera ossessiva, che questo suo atto porterà a danneggiare la sua famiglia, o chissà quale disastro. I sintomi che compaiono sono insonnia, inappetenza, angoscia, inattività, temi depressivi accentuati, ecc.
Non esce più di casa, vuole evitare di farsi vedere dagli amici del paese che potrebbero deriderlo e disprezzarlo. Stesso meccanismo si può assistere nella depressione “da lutto”, come per esempio la figlia che si sposa e va a vivere lontana di casa, la propria auto distrutta da un incidente, o anche quando si viene promossi per un avanzamento di carriera ( depressione da successo). La depressione di tipo ossessiva si verifica anche quando nella mente della persona subentra l’orribile istinto di far del male alle persone più care. Per esempio, una madre depressa, che dopo il parto e l’allattamento, può insorgere la voglia oscena di voler strozzare il proprio bambino. Tale pensiero scatena una forte colpa che porta a un malessere della madre insostenibile tale da portarla alla depressione.
In questo caso i sentimenti tipici della depressione che determinano il senso di colpa, di inutilità e pessimismo si esasperano fino a diventare dei veri e propri deliri di colpa, di rovina o miseria. Il delirio di colpa prende così il sopravvento sia per la situazione attuale che passata. frequente è il depresso che si sente in colpa per le disgrazie successe a se stesso o alla propria famiglia.
A volte la convinzione di colpevolezza si ha perchè si crede che il disastro fatto sia noto a tutti, e quindi la persona verrà additata. Penseranno in maniera delirante che la magistratura stia indagando su di loro, che il loro nome comparirà in televisione o sui giornali.
La sindrome di Cotard è una forma di depressione grave in cui compaiono depersonalizzazzioni, allucinazioni. Il depresso è angosciato, pensa che i suoi visceri non ci sono più, che non è più in grado di mangiare, o che il suo cuore è rosicchiato, smangiato, o addirittura il depresso non si sente di far parte più della realtà.
Di tipo psicosomatico che si manifesta attraverso la comparsa di sintomi somatici, come disturbi gastro-intestinali, cardiaci, respiratori, ecc.
In questo tipo di depressione, il quadro clinico è dominato dall’ansia, che porta il depresso ad un comportamento ipocondriaco che maschera la depressione endogena facendo passare in secondo piano le sofferenze depressive.
Fanno parte anche di questo tipo di depressione quando il quadro è monosintomatico, di tipo organico in cui abbastanza frequente è l’insonnia che provoca cefalea, specie nella mattinata, portando ad una diminuzione dell’attività dovuta a svogliatezza.
Durante le sedute di psicoterapia, il paziente riferisce spesso la voglia di dormire. Un altro tipo di depressione mascherata è quando si abbandonano gli hobbies, per dedicarsi piano piano esclusivamente all’attività lavorativa. In questo caso, questo tipo d depressi è molto efficiente sul lavoro, ma non nella vita privata, in cui appare spesso svogliata o per esempio durante le pause lavorative, come la domenica, spesso appare imbronciata.
Caratterizzata dalla tendenza del depresso di trovare mille motivi per essere triste e pochi per essere felice. Anche quando la situazione e il contesto dovrebbero portare a gioire ed essere allegri, trovano giustificazioni per essere all’opposto.
Questo tipo di reazione depressa succede sempre ad un evento scatenante, ma la reazione è sproporzionata. Per esempio una signora viene a conoscenza che il figlio fa parte di un gruppo politico eversivo, tenderà a preoccuparsi ogniqualvolta esce di casa, dorme poco dalla preoccupazione, aspetta con ansia una sua chiamata . Un altro esempio è quando si ha un problema sul lavoro facilmente risolvibile, ma che viene vissuto come qualcosa di drammatico.
In questo caso si manifesta a causa della facile irritabilità dell’umore
Colpisce persone dai 60 ai 70 anni, accompagnata da ansia, irritabilità,e addirittura allucinazioni. In questo caso data la fascia di età è più facile il rischio che tale depressione possa diventare cronica. Si può assistere anche ad una complicazione con la concomitanza di disturbi della memoria o dell’apprendimento.
Si manifesta entro i 15 giorni dal parto. La madre percepisce in modo negativo il cambiamento così forte che si ha con la nuova vita e il nuovo ruolo di madre.
La psicoterapia breve ISTDP ha dimostrato nel corso degli anni di essere molto efficace per vincere la depressione. Nel corso della terapia, infatti la persona prende confidenza con le proprie emozioni. L’assunto principale è quello di vivere l’esperienza emotiva come atteggiamento fondamentale della trasformazione psichica.
L’utilizzo della psicoterapia breve ISTDP, associato a farmaci antidepressivi, aumenta l’efficacia della cura.