La maggior parte dei sintomi dell’ ansia non causano danni e non sono indicativi di problemi di salute. Alcuni problemi di salute legati all’ansia però si possono presentare quando lo stato d’ansia permane per un tempo prolungato.

ansia e pressione alta
La preoccupazione maggiore per chi soffre di ansia, è il suo legame con la pressione alta (ipertensione). A differenza degli altri sintomi di ansia, quello della pressione alta può essere pericoloso, soprattutto se si manifesta in persone che sono a rischio di malattie cardiache.
In questo articolo cercherò di esaminare il legame tra ansia e pressione alta.
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Ansia = pressione alta ?
Solo un medico può diagnosticare se la pressione sanguigna alta è causata da ansia o da una condizione di salute più grave. Età, peso, sesso, e storia famigliare sono fattori importantissimi da tenere in considerazione durante la diagnosi.
La pressione sanguigna non è costante. Cambia molto frequentemente, alzandosi e abbassandosi a seconda dell’attività che stai svolgendo, al pasto che hai consumato, a come ti senti, e così via.
L’ansia favorisce l’alta pressione sanguigna, aumentando la frequenza cardiaca e costrizione dei vasi sanguigni, ma l‘ansia non può causare definitivamente ipertensione. Piuttosto, provoca semplicemente un picco di pressione sanguigna che può durare fino a quando l’ansia si dissolve. Le persone che hanno elevati livelli di ansia, tendono ad avere una pressione alta, ma ciò non vuol dire che rimarrà alta per sempre: si abbasserà nel momento in cui le cause dell’ansia verranno risolte.
Un altro aspetto del legame che esiste tra ansia e pressione sanguigna e che non tutti conoscono, è che alcuni tipi di ansia causano bassa pressione. Durante i periodi di attacchi di ansia, una persona può entrare in iperventilazione. L’iperventilazione avviene quando il corpo è troppo ossigenato a causa di una respirazione accelerata o respiri troppo profondi. L’iperventilazione può portare a cali di pressione sanguigna con i conseguenti sintomi di stordimento e vertigini.
Ansia e malfunzionamento della tiroide
La tiroide produce ormoni necessari a regolare il metabolismo del corpo umano. Quando quest’organo produce un eccesso di ormoni tiroidei si parla di ipertiroidismo che comporta un’accelerazione innaturale del metabolismo, nervosismo, predisposizione a sperimentare stati di stress e ansia.
Il malfunzionamento della tiroide è riconosciuto come causa degli stati d’ansia nel 35% dei pazienti tra i 25 e i 60 anni che soffrono d’ansia.
Anche l’aumento della pressione sanguigna è una conseguenza spesso osservata nei pazienti ipertiroidei e, ovviamente, questi due sintomi finiscono per condizionarsi reciprocamente aumentando a dismisura gli effetti nocivi di entrambi.
Ansia e pressione alta durante la gravidanza
L’ipertensione gestazionale è un problema che colpisce circa il 7% delle donne incinte. È causata dalla malformazione della placenta che non è in grado di assicurare al feto una pressione sanguigna adeguata. Per sopperire alle mancanze della placenta, l’organismo materno sviluppa un innalzamento della sua pressione interna salvaguardando la salute del feto.
Purtroppo durante la gravidanza l’ipertensione può sfociare in preeclampsia ed eclampsia, entrambe patologie più gravi che possono addirittura condurre alla manifestazione di convulsioni nella gestante.
Com’è ovvio che sia questi pericoli, che si sviluppano principalmente nelle pazienti già ipertese o con una predisposizione all’ipertensione, aumentano l’ansia delle in gravidanza.
In un pericoloso circolo vizioso, quindi, l’ansia durante la gravidanza aumenta la pressione arteriosa che, a sua volta, può peggiorare gli effetti dell’ipertensione gestazionale.
Bisogna anche ricordare che i più diffusi medicinali ansiolitici come il Lexotan non dovrebbero essere mai somministrati durante la gravidanza, poiché comportano l’aumento di rischio di malformazioni a carico del feto.
Le future madri più di qualsiasi altra tipologia di paziente dovrebbero prestare un’attenzione particolare al controllo dell’ansia, attivando metodi naturali e innocui per il suo trattamento e prediligendo la terapia psicologica.
Ansia e pressione alta Lexotan: quando e come usarlo
Il legame tra ansia e pressione alta Lexotan è spesso oggetto di domande, poiché l’ansia può causare un aumento temporaneo della pressione sanguigna a causa della risposta del corpo allo stress. Il Lexotan (bromazepam) è un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine, prescritto per ridurre stati d’ansia, tensione emotiva e disturbi psicosomatici. In alcuni casi, il medico può consigliarlo per gestire episodi di ipertensione associati all’ansia, ma va assunto con cautela, poiché non è un farmaco specifico per la pressione alta.
Sebbene il Lexotan possa aiutare a calmare l’ansia e abbassare temporaneamente la pressione, il suo uso a lungo termine può portare a dipendenza e assuefazione. Per questo motivo, è fondamentale seguire le indicazioni del medico e valutare alternative più sostenibili, come tecniche di rilassamento, attività fisica e modifiche dello stile di vita.
Il Lexotan abbassa la pressione solo in modo indiretto, riducendo lo stato ansioso, ma non è un farmaco specifico per l’ipertensione.
Se l’ipertensione è legata all’ansia, è consigliabile adottare strategie di gestione dello stress, come tecniche di rilassamento e terapia psicologica, invece di fare affidamento esclusivamente sui farmaci. In sintesi, il Lexotan abbassa la pressione solo in determinate situazioni legate all’ansia, ma non rappresenta una soluzione a lungo termine per chi soffre
Se soffri di ansia e pressione alta, è consigliabile un approccio completo che includa supporto medico e strategie di gestione dello stress. In caso di ansia è sempre meglio fare un buon percorso di psicoterapia, e questo potrebbe essere sufficiente a migliorare la propria salute mentale.
Ansia da camice bianco: quando la pressione sale dal medico
L’ansia da camice bianco è un fenomeno molto comune che si verifica quando una persona sperimenta un aumento della pressione arteriosa durante una visita medica, a causa dell’ansia e dello stress legati all’ambiente sanitario. Questa reazione è dovuta all’attivazione del sistema nervoso simpatico, che rilascia adrenalina e provoca un aumento temporaneo della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
Ad esempio, una persona che normalmente ha valori pressori nella norma potrebbe recarsi dal medico per un controllo e, appena vede il camice bianco o sente l’ansia dell’esame, avvertire una sensazione di tensione e agitazione. Di conseguenza, la misurazione della pressione risulterà più alta del solito, anche se fuori dall’ambulatorio la pressione tende a normalizzarsi. Questo può portare a diagnosi errate di ipertensione o alla prescrizione di farmaci non necessari.
L’ansia da camice bianco è particolarmente rilevante in chi già soffre di ansia generalizzata o episodi di pressione alta legati allo stress. In questi casi, alcuni medici suggeriscono di monitorare la pressione a casa per ottenere valori più realistici. Tecniche di rilassamento, respirazione profonda e la consapevolezza del fenomeno possono aiutare a controllare questa reazione e ridurre l’effetto dell’ansia sulla misurazione della pressione.
Ridurre l’ansia per abbassare la pressione
Abbiamo visto quanto stretta è la connessione tra ansia e pressione sanguigna, ora parleremo di quanto sia importante ridurre l’ansia e lo stress per abbassare la pressione.
Numerosi studi hanno dimostrato come momenti di “decompressione” durante la giornata sono fondamentali. In un precedente articolo avevo definito lo stress come il “colesterolo mentale” per eccellenza, che ostruisce la capacità di esprimere le nostre emozioni causando un tappo che provoca ipertensione.
Attività per ridurre l’ansia e abbassare la pressione
- Sfoltire gli impegni. Se vai sempre di fretta, inizia a eliminare quelle attività che occupano molto tempo, magari di cui puoi fare a meno
- Imparare a rilassarsi. Fai esercizi di rilassamento, come il training autogeno, la meditazione o lo yoga.
- Praticare attività fisica. L’attività fisica, come la corsa, o la bicicletta, è un modo semplice e naturale per ridurre i sintomi dell’ansia, mitigare lo stress e quindi abbassare la pressione sanguigna. Naturalmente, chiedi il parere del tuo medico prima di iniziare un’attività fisica, specie se ti è stata diagnosticata l’ipertensione
- Dormire a sufficienza. Chi è molto impegnato con il lavoro e altre attività spesso dorme meno ore rispetto a quelle che sarebbero necessarie. Per i più ambiziosi questo potrebbe anche essere motivo di vanto e di orgoglio, ma a lungo andare aumenta lo stress e gli stati di ansia, favorendo l’ipertensione
- Cambiare la risposta ai problemi. Saper affrontare i problemi senza cedere alla tentazione di accumularli e rimuginarci sopra
- Iniziare un percorso di psicoterapia. Se ti rendi conto che la tua ansia è la conseguenza di un conflitto, allora è il caso di intraprendere un percorso di psicoterapia breve per risolvere insieme alle cause dell’ansia anche i vari problema di pressione sanguigna.