Tempo fa mi ha contattato una ragazza chiedendomi la possibilità di seguirla in un percorso psicologico. Dopo il primo colloquio ho ritenuto giusto proporre un percorso non di psicoterapia istdp, ma di coaching.
La storia è questa : Ivana ( nome inventato ) è una ragazza che svolge un’attività come freelance da casa e collabora con più aziende. E’ mamma di un bambino di 6 anni e si sente fortunata nel suo ruolo di mamma. Da quando ha intrapreso quest’attività sente di avere della confusione derivata dal fatto che lavorando da casa incontra numerevoli difficoltà.
Per esempio non riesce a gestire le ore da dedicare all’attività lavorativa, si distrae spesso e quindi a volte è costretta a concludere i suoi lavori di notte. Questo lo porta però a svegliarsi la mattina, già con poca energia. In più tra le altre difficoltà, sente di avere una bassa autostima, e non sente di piacersi come donna. Quest’ultimo punto dovuto forse dal fatto che lavorando in casa, spesso non sente la spinta di “farsi bella” e rimane in pigiama.
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Tutte queste premesse al primo colloquio, mi hanno fatto capire e scegliere come percorso primario quello di coaching. Il coaching si sa è uno strumento che se ben utilizzato da una persona che conosce la psicologia, aiuta a raggiungere meglio gli obiettivi. Da psicoterapeuta capisco meglio come e quando padroneggiare queste tecniche.
Ho raggiunto un accordo con Ivana che in 6 sedute avremmo fatto chiarezza a quel senso di confusione che stava provando, con questa tecnica di coaching personale. Dopodichè avremmo valutato se continuare anche con la psicoterapia istdp per lavorare sull’autostima.
Dopo il primo colloquio, che è servito per valutare meglio la sua situazione, capire le sue difficoltà, ma anche le sue potenzialità, si è lavorato su alcuni aspetti:
In questo caso studio di coaching ciò che emerge da parte di Ivana, è la sua poca chiarezza su dove sta andando. Questa poca chiarezza la porta a muoversi anche in maniera sbagliata rispetto al suo lavoro e a cosa vuole fare. Perciò ci siamo dedicati per un paio di ore circa di incontro, alla definizione degli obiettivi.
L’individuazione degli obiettivi è stata fatta tramite tecniche ed esercizi bene precisi, affinchè gli obiettivi rispettassero i criteri per essere raggiunti.
All’inizio Ivana ha mostrate alcune difficoltà, aveva in mente troppe cose, troppe passioni, troppe scelte da fare. Piano piano in modalità da imbuto ci siamo concentrati meglio su alcuni aspetti chiave, e da lì è emerso il suo obiettivo. Estremamente definito e ritagliato a misura per se stessa. Ivana ne è uscita dalla nostra sessione molto entusiasta.
La situazione di Ivana era molto difficile da gestire, ma dal mio punto di vista anche abbastanza chiara. Fin dal primo colloquio con Ivana vedevo già numerose alternative, e così ho provato a capire insieme a lei quanto fossero fattibili.
Ivana, come tutti i lavoratori autonomi ha il problema di gestire il tempo, ma non solo. Il suo problema è anche quello di gestire la sua pigrizia. Davanti ad una sua caratteristica così forte fin da quando era bambina, è chiaro che trovandosi nella sua zona di comfort, che è casa sua, aveva pochi stimoli.
Insieme abbiamo scelto come soluzione migliore un coworking. I coworking sono spazi condivisi con altri professionisti, solitamente suddivisi in stanze o postazioni. Ivana ha fatto un elenco di coworking nella sua zona e facilmente raggiungibile e ne ha visitato qualcuno di più interessante. Siamo arrivati ad una scelta, e quindi dal giorno dopo il suo ambiente di lavoro si è spostato dalla sua casa al coworking.
Da questa nuova situazione Ivana, tramite esercizi specifici per il time management, ha capito quali fossero i suoi orari migliori, sia da un punto di vista logistico che di maggior potenzialità.
Come ultimo passo si è individuato sin dall’inizio i suoi punti di debolezza e i suoi punti di forza. Nell’ultima fase abbiamo individuato insieme, quali aree della propria vita avessero delle carenze, e così ci siamo dedicati qualche sessione nel lavorare su queste carenze.
E’ chiaro che il lavoro di autostima non si fa in poco tempo, specialmente quando le carenze vengono da molto lontano, cioè dal nostro passato.
Conclusioni
A conclusione di questo caso studio di coaching, dopo queste sessioni ho visto Ivana recuperare quella grinta e quell’energia che con il tempo aveva quasi perso. Era una donna in difficoltà, dove era necessario lavorare su obiettivi da raggiungere e ce l’avrebbero portata a una maggiore gratificazione, e doveva lavorare ache un pò su se stessa riguardo la propria autostima.
Lo studio del dott. Amleto Petrarca Paladini, effettua sessioni di coaching sia sportivo che riguardanti il business.