La bulimia nervosa è uno dei più comuni disturbi alimentari, in cui la persona che soffre di questo disturbo alterna abbuffate e restrizioni alimentari.
bulimia nervosa
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La bulimia è un disturbo alimentare e si caratterizza dalla tendenza di controllare in maniera eccessiva il proprio peso. Questa patologia è chiamata anche bulimia nervosa e questo disturbo della psiche può fare la sua comparsa soprattutto nella fase adolescenziale.
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Una persona, che soffre di questo problema, manifesta una grande preoccupazione per le forme del suo corpo e per il peso, ed è quindi indotta dai suoi pensieri a seguire in una fase iniziale una dieta ferrea.
Successivamente, poi, il bulimico, in un periodo di tempo molto breve, incomincerà a mangiare delle quantità eccezionali di alimenti. La vittima dunque farà delle abbuffate, assumendo tutti i cibi che le capiteranno sotto gli occhi, come ad esempio, salatini, pizzette, biscotti e pasta di ogni tipo.
Una persona, colpita da bulimia, sarà portata ad ingurgitare migliaia di calorie in pochissimi minuti, solitamente di nascosto, stando attenta a non farsi vedere dalla gente che le sta intorno.
Il bulimico, dopo aver manifestato un appetito incontrollato, in seguito può avere due tipi di reazioni a questo comportamento. In primo luogo, costui il più delle volte si autoprocurerà il vomito, oppure potrà andare incontro ad alcune problematiche legate all’obesità.
La bulimia colpisce soprattutto le persone che hanno un’età compresa tra i 12 e i 30 anni. Le abbuffate di cibo hanno luogo in media due volte a settimana, ma anche una volta. Gli attacchi, che portano il bulimico a mangiare in maniera incontrollata, hanno una durata ben precisa.
Questa durata va da un minimo di 15 minuti ad un massimo di circa 4 ore. Vomitando, o ricorrendo ad altri metodi compensativi, alcuni dei quali richiedono l’utilizzo dilassativi e diuretici, chi viene colpito da bulimia, crede di poter raggiungere il proprio peso ideale e di essere in grado allo stesso tempo di poter soddisfare il proprio bisogno di mangiare.
Su circa un centinaio di persone, che sono progioniere di questo disturbo alimentare, 83 sono donne, mentre 17 sono individui di sesso maschile. Secondo uno studio accreditato, negli ultimi venti anni il numero di persone bulimiche è aumentato del 20%.
Infine, parecchie persone famose hanno sofferto di bulimia. Tra queste ci sono state ad esempio la Principessa Diana, Amy Winehouse ed Elton John.
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Ora ti faccio vedere quali sono le tre tappe che caratterizzano una crisi di bulimia. Nel primo momento della crisi, l’individuo sente dentro di sè uno stato d’animo particolare, che si contraddistingue per la presenza nel suo mondo interiore di tensione, angoscia, ed irritabilità.
In secondo luogo, questa persona incomincia ad essere assalita da una sensazione forte e preponderante di vuoto.
Per cercare di colmare questo vuoto, costei cercherà di procurarsi in maniera frenetica del cibo, con l’intento di calmare la crisi da cui è stata colpita. In questi istanti, il bulimico non esiterà a svaligiare tutto ciò che è presente nei frigoriferi, o nelle credenze. Inoltre, costui sarà anche portato dal suo disturbo psichico ad uscire ogni ora del giorno o della notte per andarsi a comprare cibo.
Nel corso di questa crisi, l’individuo manifesterà una certa perdita della capacità di autocontrollarsi, divorando gli alimenti che in genere sono molto ricchi di calorie e grassi. Costui incomincerà quindi a mangiare senza fermarsi e a non masticare nemmeno questi cibi. Tutto questo, ti ho detto, avviene naturalmente di nascosto dall’altra gente.
Chi è colpito da bulimia infatti compirà le sue abbuffate, chiudendosi in bagno, oppure appartandosi in cucina, o ancora attendendo di trovarsi completamente solo nella propria abitazione.
Dopo aver mangiato una quantità eccessiva di alimenti, la persona manifesterà allora un grandissimo senso di colpa, seguito da dei dolori che compariranno nella zona dell’addome.
Come reazione a questi fastidi, qualcuno solitamente vomiterà in maniera automatica, mentre altri ricorreranno al vomito autoindotto.
Dopo aver vomitato, chi soffre di bulimia, sentirà dentro un forte sollievo. Questa sensazione piacevole però il più delle volte è di breve durata e viene sotituita in genere da un rilevante senso di colpa o di vergogna.
A questo punto, il bulimico si colpevolizzerà per i suoi comportamenti e si riprometterà di non abbuffarsi più, pur avendo la consapevolezza che tornerà a ripetere questo errore molto presto.
Le crisi bulimiche si manifestano di solito una o due volte a settimana, ma nei casi più gravi e problematici possono avvenire anche dieci o quaranta volte al giorno.
Chi soffre di bulimia quindi manifesta dei comportamenti caratteristici. Innanzitutto, questa persona tenderà a controllare le sue crisi quando si trova in pubblico. In secondo luogo, chi è colpito da questo disturbo alimentare tenderà ad utilizzare degli alimenti light, cioè privi di grassi, per consumarli davanti ad altre persone e per trattenerli all’interno del proprio corpo.
Acquisterà invece dei cibi ricchi di grassi e di scarsa qualità, con l’obiettivo di utilizzarli proprio durante le abbuffate incontrollate.
Il bulimico non ha mai degli orari regolari per mangiare, inoltre ha sempre l’abitudine di conservare gli alimenti, preso dalla paura di non avere mai abbastanza cibo. In aggiunta, un bulimico, visto dall’esterno, avrà sempre un atteggiamento di facciata positivo.
La bulimia poi causa delle emozioni molto forti, come disgusto per se stessi, isolamento sociale ed una costante sensazione di non essere normali, come chi ci sta intorno. Infine, il bulimico solitamente praticherà moltissima attività fisica.
Sappi che vi sono diversi indicatori che ci fanno capire che una persona soffre di bulimia. Questi ultimi potrebbero essere il fatto che un determinato individuo manifesti un timore patologico di ingrassare e una preoccupazione eccessiva per il proprio peso e per la propria forma ideale.
Altri indicatori potrebbero essere le abbuffate compiute circa due volte a settimana per un periodo di tre mesi, la perdita della capacità di autocontrollo nel corso delle abbuffate, il vomito autoindotto, l’abuso di farmaci lassativi e di quelli che portano ad urinare frequentemente, ed un’eccessiva attività fisica.
La bulimia, come ti ho detto, è appunto un disturbo alimentare, che affonda le sue radici nel profondo malessere psicologico di un determinato individuo. Tra i fattori, che possono scatenare la comparsa di questo problema in una persona, vi sono spesso una eccessiva insicurezza e una bassa autostima. Chi soffre di bulimia infatti non si stima abbastanza ed ha una cattiva immagine di sè.
Il perfezionismo è una delle principali cause di questo disturbo alimentare. L’essere infatti troppo severi con se stessi e ipercritici può predisporre una persona ad ammalarsi di bulimia. In questo caso, chi soffre di bulimia, cerca di ribellarsi alle proprie regole interne di perfezionismo attraverso l’abbuffata, ed in seguito questa ribellione però verrà punita tramite il vomito.
Nei paesi del mondo, che sono molto sviluppati, si diffonde spesso un’immagine di bellezza, basata su corpi magri e perfetti. Dunque, vedere sempre immagini di corpi femminili magri e perfetti, può indurre soprattutto le donne ad iniziare a non accettarsi e ad avere un perenne senso di insoddisfazione per il proprio peso corporeo, che può generare l’insorgere della bulimia.
Le diete ipocaloriche solitamente portano dei problemi al metabolismo di alcuni individui, spingendoli in seguito a diventare bulimici.
Chi ha inoltre un genitore, o alcuni parenti, che hanno sofferto di bulimia, rischierà sicuramente di ammalarsi dello stesso disturbo alimentare. I genitori, che sono molto attenti al proprio aspetto fisico, o che criticano costantemente quello del figlio, possono certamente portare quest’ultimo a diventare bulimico.
I traumi psicologici, fisici e sessuali, che ha subito un individuo, possono essere anche la causa della sua bulimia. Tra le cause di questo disturbo alimentare vi sono poi alcuni eventi traumatici, come i lutti, la perdita di lavoro, la fine di una relazione, oppure altri cambiamenti di vita, che stressano parecchio una persona.
Alcuni sport quindi, che danno molta importanza all’aspetto fisico, o le cui prestazioni dipendono parecchio dal peso dell’atleta, possono portare quest’ultimo a soffrire di bulimia. Infine, gli ormoni, i neurotrasmettitori e il patrimonio genetico potrebbero causare la comparsa di questo problema psichico.
Come ti ho spiegato, chi soffre di bulimia, fa ricorso al vomito per annullare gli effetti calorici delle proprie abbuffate. Il vomito può causare come prima conseguenza delle erosioni dentali, provocate dall’azione acida del succo gastrico, che raggiunge la bocca.
Un bulimico, come effetto di questo disturbo alimentare, avrà quindi sempre dei problemi ai denti, che avranno allora un colore giallastro e marroncino e saranno spesso colpiti da carie. A causa di ciò, i denti rischieranno di perdere il proprio smalto, di rovinarsi e di cadere, rendendo necessario l’intervento di un dentista.
Il passaggio del vomito e naturalmente dei succhi gastrici nella zona dell’esofago potrebbe determinare la comparsa di alcune ulcere e di diverticoli, che, se non vengono adeguatamente curati, possono esporre chi soffre di bulimia a correre il rischio di avere delle emorragie interne.
La bulimia causa anche dei danni alle valvole di entrata e di uscita dello stomaco, che sono il cardias e il pirolo. Queste valvole tendono quindi a non funzionare e a favorire il ritorno del cibo dallo stomaco all’esofago.
Un’altra conseguenza di questa patologia è l’alterazione della peristalsi intestinale, che fa riferimento ai movimenti delle pareti dell’intestino, necessarie per la digestione del cibo assunto.
Chi utilizza parecchi lassativi, poi, può andare incontro a fenomeni di stipsi e aerofagia.
Una delle conseguenze importanti della bulimia è l’amenorrea, che è l’interruzione totale o parziale del ciclo mestruale. Questa problematica, a sua volta, può generare l’osteopenia, che è la riduzione della massa ossea.
Se una donna bulimica, rimane incinta, ci potrebbero essere altre gravi conseguenze, come l’aborto spontaneo, il parto prematuro, il diabete gestazionale, la depressione dopo il parto e il feto infine potrebbe soffrire di problemi mentali o di gravi malformazioni.
La bulimia provoca dei problemi cardiaci, come gli infarti, soprattutto durante le abbuffate e il vomito, l’indebolimento del muscolo cardiaco, il battito irregolare, e la pressione bassa.
Questa malattia determina problemi di disidratazione e al funzionamento dei reni, e alla tiroide, inoltre il bulimico ha sempre la bocca screpolata, la pelle secca e rovinata, le ghiandole salivari ingrossate e delle abrasioni sulle nocche delle mani. Tra le altre conseguenze di questo disturbo ci sono infine il diabete e il colesterolo, dovuti al consumo di zuccheri e di grassi.
Come puoi vedere, le conseguenze di questo disturbo psichico sono molto gravi, quindi è importante sapere come sconfiggere la bulimia. Per la cura della bulimia, ci si può rivolgere ad un centro specialistico, dove chi soffre di questo disturbo sarà assistito da uno psichiatra, da un nutrizionista e uno psicoterapeuta.
Per uscire dalla bulimia, bisogna necessariamente chiedere aiuto. Un aiuto molto importante arriva dalla psicoterapia dinamica breve, la ISTDP.
In questo caso il terapeuta aiuterà il paziente a lavorare sulla propria emotività, cambiando il modo di percepire le emozioni. Attraverso l’approccio dinamico esperenziale, appunto il paziente imparerà a sentire la propria emotività in modo nuovo e ad assumere per questo un nuovo rapporto con il cibo.
In alcuni casi alla psicoterapia è necessario affiancare anche l’uso di farmaci antidepressivi.
Soffri di bulimia e vorresti un aiuto concreto? Contattami al 388 1109978 per essere ricevuta nel mio studio di Bologna e fare insieme una prima valutazione per poi iniziare un percorso con la terapia dinamica breve.