Quante mamme hanno sentito ripetersi questa frase dai propri figli? E quanti adulti hanno bruciori di stomaco o hanno provato quello stato di ansia che genera nausea, sudorazione o vomito?
Certamente virus e batteri sono le principali cause fisiche di nausea e vomito, ma a generare tali reazioni fisiche potrebbero essere anche le nostre emozioni, in particolare l’ansia.
“I cambiamenti fisiologici e neuroendocrini associati ad una determinata emozione influenzano tutti gli aspetti del nostro corpo, compreso il sistema digestivo “, dice Dennis a WebMD. “Queste risposte fisiche possono iniziare producendo un’immediato disagio gastrointestinale – mal di stomaco, nausea, vomito, diarrea – ed arrestarsi improvvisamente generando a lungo andare problematiche fisiche permanenti.
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Il termine nausea viene utilizzato in medicina per indicare una situazione di malessere circoscritta alla parte superiore dello stomaco che si accompagna spesso ad una sensazione di vomito, ad un rifiuto del cibo e ad un’incremento della sudorazione. È importante ricordare che la nausea è solo un sintomo connesso a cause organiche o psicologiche ma in nessun caso malattia.
È possibile definire l’ansia come una reazione involontaria del nostro corpo che mette in atto un meccanismo di difesa per prepararci alla messa in salvo da situazioni di pericolo.
Per fare questo, i muscoli tendono a prepararsi alla fuga, le vie aeree dei polmoni si espandono per favorire l’afflusso di ossigeno, la frequenza cardiaca aumenta, l’intensità della respirazione aumenta, le pupille si dilatano per migliorare la sensibilità della vista.
Queste sono tutte reazioni spontanee dell’organismo posto davanti alla percezione di una condizione di pericolo. Il nostro cervello però non interpreta come minacciose soltanto quelle situazioni rischiose dal punto di vista fisico, ma anche tutti quegli avvenimenti che possono compromettere la stabilità della persona anche dal punto di vista psicologico, non a caso, di fronte a situazioni psicologicamente stressanti come un esame scolastico, un colloquio lavorativo, un’esibizione in pubblico, è possibile che nella persona interessata si scateni una reazione ansiosa e che dalla reazione ansiosa insorga la nausea.
Quella sensazione di “farfalle nello stomaco” che potresti provare prima di parlare in pubblico ad esempio potrebbe accompagnarsi ad un senso di nausea che generalmente passa in un tempo breve ma nei casi più gravi e quindi in una condizione di ansia protratta questo senso di nausea potrebbe presentarsi in maniera frequente generando, alla lunga, seri problemi. Infatti quando il fenomeno si presenta con una certa frequenza e per un periodo di tempo prolungato, può degenerare in gastrite nervosa o ulcere, la cui risoluzione richiede un doppio intervento perché sarà necessario agire a livello organico, andando a migliorare le condizioni di salute dello stomaco, e a livello psicologico andando a combattere l’ansia per evitare che continui a sollecitare negativamente quest’organo causando:
Durante l’attacco di nausea da ansia potresti avvertire anche una sensazione di vertigine, offuscamento della vista o un malessere diffuso e, durante gli attacchi più intensi, queste alterazioni possono persino sfociare nello svenimento.
Chi soffre di questa somatizzazione potrebbe sentirsi particolarmente minacciato dalla perdita di controllo sul proprio corpo e dal carattere invalidante del disturbo, che interferisce in modo pesante con la vita quotidiana infatti potrebbero essere la nausea stessa a nutrine l’ansia generando un circolo vizioso alimentato dalla paura di vomitare: la sola idea che questo possa accadere turba a tal punto da aprire le porte all’ansia e alla nausea strutturando così una vera e propria fobia definita Emetofobia.
In assenza di una vera situazione di emergenza ci sono alcune cose che puoi fare per controllare la nausea da ansia:
Ci vuole tempo perché il tuo corpo riceva il segnale che non sei in pericolo immediato, quindi non essere troppo duro con te stesso.
Se tu o il tuo bambino soffrite di frequenti mal di stomaco o nausea, consultate prima un medico per escludere qualsiasi causa fisica come ad esempio la presenza di batteri, virus, reflusso acido, intolleranze alimentari, costipazione. Dopo aver escluso le cause fisiche, dai un’occhiata da vicino a come tu o il tuo bambino reagite a situazioni stressanti.
“Sappiamo tutti che la nostra mente influenza il nostro corpo e viceversa. La chiave per liberarsi da questi malesseri fisici potrebbe trovarsi nell’imparare a gestire le nostre reazioni emotive agli eventi ” afferma Dennis.
Ad esempio, un colloquio di lavoro imminente o un esame scolastico potrebbero far temere ansiosamente l’insuccesso. Questa paura porta con sé una cascata di emozioni negative e disagio fisico, quando invece potremmo imparare a vedere la situazione in maniera più positiva, come ad esempio un’opportunità per condividere le tue competenze, il tuo entusiasmo o semplicemente per imparare dall’esperienza.
Per riuscire a cambiare il nostro modo di vedere le cose e quindi per affrontare gli eventi di vita in maniera più positiva dovremmo affidarci ad uno psicoterapeuta.